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In massima parte il regime fiscale delle organizzazioni di volontariato (anche dette associazioni di volontariato) è uguale a quello previsto per tutti gli enti del terzo settore, agli articoli 79 e seguenti del D. Lgs. 117/2017.
Attività non commerciale
In base all’articolo 79 del codice del terzo settore, per essere considerata non commerciale e quindi non tassata, l’attività delle organizzazioni di volontariato:
- deve essere un’attività di interesse generale, secondo la definizione e in base all’elenco stabilito all’articolo 5 del codice del terzo settore;
- deve essere svolte a titolo gratuito o dietro versamento di corrispettivi che non superino i costi effettivi dell’attività stessa (compresi però anche i costi di gestione generale), con un margine di tolleranza per i ricavi, che non posso superare di oltre il 6% i relativi costi.
Tali iniziative non sono tassate e con IVA a 0%. Al ricevimento al ricevimento dei relativi corrispettivi, la ODV potrà emettere una ricevuta non fiscale. Inoltre, sono sempre considerate non commerciali:
- le raccolte pubbliche di fondi, che devono essere effettuate occasionalmente e svolte in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione e che si possono effettuare anche con offerte di modico valore o di servizi;
- i contributi erogati da parte delle amministrazioni pubbliche per lo svolgimento di attività in regime convenzionato o di accreditamento;
- le quote associative annuali corrisposte dai soci;
- le donazioni liberali corrisposte da soci o da terzi.
Quindi, per essere considerato non commerciale, un organizzazione di volontariato deve svolgere in via esclusiva o prevalente le attività di interesse generale stabilite dal codice del terzo settore, a titolo gratuito o dietro versamento di corrispettivi che non superano i costi effettivi.
Attività commerciale
Diversamente, vengono sempre considerate attività commerciali:
- le attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del codice del terzo settore, svolte in forma di impresa ( cioè in modo continuativo, abituale e organizzato) e dietro pagamento di corrispettivi che eccedono il costo delle stesse attività;
- le attività diverse da quelle di interesse generale, citate dall’articolo 6 del codice del terzo settore, che devono essere svolte in via secondaria e strumentale. In particolare, i ricavi annuali di tali attività, non possono sperare il 30% delle entrate complessive del ETS o il 66% dei costi complessivi.
Da precisare che se, in un determinato periodo di imposta, i proventi dell’attività commerciale superano i proventi di tutte le entrate considerate non commerciali, l’ente del terzo settore assumerà la qualifica fiscale di ente commerciale, con il conseguente pagamento delle imposte sul ricavato di tutta l’attività.
Altre agevolazioni fiscali
Oltre alla disciplina generale, per le organizzazioni di volontariato non si considerano commerciali le seguenti attività, svolte senza l'impiego di mezzi organizzati professionalmente:
- attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito a fini di sovvenzione, a condizione che la vendita sia curata direttamente dall'organizzazione senza alcun intermediario;
- cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari sempreché la vendita dei prodotti sia curata direttamente dall'organizzazione di volontariato senza alcun intermediario;
- attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasione di raduni, manifestazioni, celebrazioni e simili a carattere occasionale.
In tema di erogazioni liberali le organizzazioni di volontariato usufruiscono di una normativa di maggior favore, rispetto agli altri enti del terzo settore; infatti le donazioni in denaro e in natura sono detraibili al 35% fino ad un massimo di € 30.000 per ciascun periodo di imposta oppure in alternativa sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo dichiarato.
Per ulteriori informazioni sulla costituzione di organizzazioni di volontariato leggi gli articoli costituire un'associazione di volontariato, gestire un'associazione di volontariato, regime fiscale delle associazioni di volontariato.
avv. Nicola Ferrante (aggiornato al 2025)
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