Un’associazione è, di base, sempre un ente non commerciale. Questo significa che la sua attività istituzionale, svolta a favore degli associati, non è tassata. Ad esempio, l’attività istituzionale di un’associazione culturale sono i corsi e le lezioni, di un’associazione sportiva è l’attività sportiva, di una onlus è l’attività sociale a favore di soggetti svantaggiati ecc…..
Questa attività può essere svolta nei confronti degli associati anche a pagamento. Su tali introiti l’associazione non deve pagare alcuna tassa ed emette una semplice ricevuta non fiscale, tramite il proprio codice fiscale. Questo vale anche per le quote associative annuali pagate dagli associati.
Diversamente, corrisponde ad attività commerciale l’attività a pagamento svolta verso terzi non soci, la pubblicità e la sponsorizzazione e (svolte sia a favore di terzi che di soci) la vendita di beni, la somministrazione di pasti, l’attività di ristorazione, l’organizzazione di viaggi. L’associazione che svolga in maniera non occasionale queste attività dovrà aprire P Iva e, al ricevimento degli introiti, emettere fattura, oltre a presentare un’apposita dichiarazione dei redditi.
Resta da rilevare che l’attività commerciale di un’associazione non deve mai essere prevalente rispetto all’attività istituzione, non commerciale, svolta a favore degli associati.