Spesso associazioni culturali e associazioni sportive dilettantistiche si trovano a ricevere delle somme a titolo di sponsorizzazione, chiedendosi di conseguenza come debbano essere contabilmente e fiscalmente trattati questi proventi.
Precisiamo per prima cosa la definizione del contratto di sponsorizzazione, che può essere definito come il contratto con il quale una parte, detta sponsor, si obbliga ad una prestazione pecuniaria o all'attribuzione di un bene nei confronti di un'altra parte, detta sponsee (o sponsorizzato), la quale a sua volta si obbliga a divulgare il nome o il marchio dello sponsor nelle varie manifestazioni della propria attività.
Fiscalmente la sponsorizzazione è da intendersi come attività commerciale. Infatti, per gli enti associativi sono da considerarsi come NON commerciali solo le attività a pagamento rivolte agli associati, svolte in attuazione degli scopi statutari. Altre attività, ad esempio quelle rivolte a terzi non soci, vendita di beni, pubblicità, sponsor ecc…….. sono sempre attività commerciali.
Quindi, se per l’ente associativo la sponsorizzazione è un’attività del tutto sporadica, questa potrà essere considerata come attività commerciale occasionale, senza necessità di aprire una P Iva ma presentando comunque una denuncia dei redditi. Diversamente, se non si tratta di attività occasionale, sarà necessaria l’apertura di una P Iva.
Precisiamo comunque che se lo sponsor vuole detrarre le spese di sponsorizzazione e pubblicità, l’ente associativo dovrà rilasciare regolare fattura, e non semplice ricevuta.